La V edizione degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino. A Roma il 28 luglio.

Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino e la Rete dei Municipi Rurali convocano a Roma la Quinta edizione degli Stati generali in Difesa del Patrimonio Bufalinbo.

L’incontro si terrà in Via IV Novembre 149 nella Sala Conferenze dello Spazio Europa presso la sede della Delegazione Italiana del Parlamento Europeo,

Una delegazione di allevatori, sindaci e rappresentanti di movimenti e sindacati si recherà a Roma per incontrare le forze politiche e sociali e confrontare le proposte e lo stato delle iniziative espressione della mobilitazione in corso da mesi nel territorio Casertano.

Alla giornata di lavoro sono invitate le segreterie dei Partiti nazionali, gli eletti nazionali ed europei e le realtà di movimento impegnate in Italia a difendere l’Agricoltura Artigiana e il Cibo di territorio.

L’incontro si articola in due momenti:

  • la mattina verranno confrontate le proposte per uscire dalla crisi del comparto Bufalino e per risolvere i problemi delle zoonosi da BRC e TBC ; in particolare i sindaci e il Coordinamento Salviamo le Bufale chiede alle forze politiche e parlamentari di sapere in che modo intendano risolvere i gravissimi problemi accumulati nwel tempo e come intendano favorire (se ne hanno intenzione) il confronto con la Regione Campania che finora si è rifiutata di aprire ad una soluzione condivisa della crisi
  • nel pomeriggio verrà presentata la Campagna Internazionale per difendere l’agricoltura Articiana e il cibo di Territorio e la proposta di documento e l’agenda delle iniziative che chiede alla politica nazionale di rispondere alle richieste per risolvere la crisi nelle aree rurali del Paese

    Nella giornata di lunedi 25 luglio verranno caricati i documenti e il programma dettagliato

Gli allevatori offrono dialogo, Caputo provoca, De Luca si nasconde. Cosa dicono i partiti?

Gli allevatori offrono dialogo, Caputo provoca, De Luca si nasconde.
Chiediamo ai partiti: è la vostra risposta?
Tutto pronto per andare a Roma; poi, a scendere nelle strade aprendo la nostra campagna elettorale.
GIÙ LE MANI DALLE BUFALE! GIÙ LE MANI DA TERRA DI LAVORO!

Gli allevatori sono stati a Napoli il 21 con uno striscione con cui hanno dato corpo, ancora una volta dopo sette mesi, al senso della loro proposta : “De Luca, vogliamo davvero risolvere brucellosi e tbc? Allora è il momento del dialogo”. Ancora una volta la loro richiesta di ragionevolezza è caduta nel vuoto; il Presidente De Luca non li ha ricevuti.

Dopo mesi di proposte (ben tre documenti inviati), articolate relazioni tecniche sostenute ed elaborate dal meglio del pensiero scientifico indipendente, reiterate offerte di comporre in maniera condivisa la vertenza per salvare il comparto Bufalino e la filiera della mozzarella di bufala dal disastro in cui è ricacciata per responsabilità della Regione Campania, la giunta regionale, invece di rispondere dei numeri fallimentari dell’azione messa in campo, che ormai conoscono anche le pietre, continua a cercare di far finta di niente mentre tutto intorno crolla.

Eppure le domande poste dagli allevatori in mobilitazione e dai loro tanti alleati, sono semplici: “Se la Brucellosi fra il 2007 e il 2012 è stata risolta da un commissario con la prevenzione, la vaccinazione e il pieno coinvolgimento delle imprese nella gestione del piano, può spiegare la Regione come è possibile che, una volta ripresa la gestione nel 2015 e affidata alla direzione del Dott. Limone e dei suoi tecnici, la Brucella è aumentata di venti volte? Il Presidente De Luca, che ha la delega alla sanità in Campania, non riesce a spiegare perchè un terzo delle aziende in provincia di Caserta sono state chiuse, oltre centomila animali sani sono stati inutilmente ammazzati, migliaia di posti di lavoro sono stati persi?”

“Ancora una volta ci chiediamo: chi decide? Chi sta impedendo al Presidente della Regione di aprire trasparentemente il confronto? Dove si prendono le decisioni che cercano di condizionare l’operato delle istituzioni di governo? A Portici nella sede dell’IZSM? Nella sede di quella Coldiretti che con Filiera Italia ha formato un patto societario con l’industriale Cremonini e con gli industriali del latte?”

Gli allevatori, prima di porle al Presidente De Luca, se le sono poste loro stessi ed hanno cercato (in un percorso di almeno un anno di iniziative) di offrire risposte confrontandole col meglio del pensiero scientifico, sindacale e giuridico indipendente; proposte talmente sensate di cui, la Regione, pur rifiutando di sedersi e confrontarsi, è stata costretta in questi mesi a prendere atto tanto da dover procedere nella inevitabile direzione cui i fatti la stanno costringendo: quella di lasciare la via fallimentare che ormai vuole solo un gruppo di tecnici e rappresentanti di poteri speculativi che non hanno alcun interesse a risolvere i problemi perchè nella crisi delle aziende stanno ingrassando i propri interessi.

“Chi ha paura del Movimento?” si sono anche chiesti gli allevatori sotto le finestre del Presidente De Luca attendendo invano di essere ricevuti “sicuramente fa bene ad averne paura chi ha speculato finora. Non dovrebbero averne le Istituzioni chiamate a garantire gli interessi delle Comunità e dei cittadini”.

Eppure dalla Giunta Regionale della Campania arrivano segnali sempre più sconcertanti. Nel mentre gli allevatori, accompagnati da nove sindaci e da tante associazioni sindacali e movimenti, chiedevano l’apertura del Confronto, la Giunta Regionale mette in scena una risposta da “regime sordo alle istanze democratiche”.

L’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, non trova di meglio che recitare ancora una volta un copione ormai tanto falso e bugiardo quanto tragico “Tutto bene, il piano va avanti, abbiamo nominato un commissario, la Regione è sempre aperta al dialogo, noi ascoltiamo tutti, il Presidente fa sapere che il Piano sarà applicato con rigore”. Vergogna!

“Di quale dialogo parla l’Assessore Caputo? di quello che aveva garantito senza mantenere gli impegni? Quale sarebbe il luogo del dialogo? Quel tavolo che, con macabra ironia, la Regione ha chiamato Tavolo di Trasparenza e che ormai non viene più nemmeno convocato visto che nei pochi incontri che sono stati fatti non è mai stata ascoltata una sola delle voci degli allevatori? Forse di quel Tavolo Verde in cui siedono sigle sindacali scelte solo se sono d’accordo con la Regione e ripagate profumatamente con nomine ad persona e finanziamenti pubblici?”

“La verità” sottolinea Fabbris “è che le proposte del movimento dovranno essere realizzate, cosi come è avvenuto finora, perchè sono l’unica via per uscire da quel pasticcio incredibile in cui la delibera della Regione ha ricacciato il comparto e il territorio. Il Governo Regionale, invece che cercare di dividere il movimento delegittimandone il ruolo e i componenti e provando a scegliersi interlocutori abituati ad accontentarsi della pacca sulla spalla, farebbe bene ad accogliere la grande novità di un movimento partecipato e democratico come valore per la democrazia e a coglierne la proposta della collaborazione confrontandosi trasparentemente per trovare le soluzioni che, finalmente, risolvano i problemi della BRC e della TBC salvando le aziende”

Ormai, per il Coordinamento “non c’è più tempo per le meline mentre il disastro avanza. E’ il tempo delle risposte che gli allevatori, i sindaci, il territorio e gli italiani meritano”. Per questo nella giornata di oggi il portavoce del Coordinamento invia una lettera a tutti i segretari dei partiti nazionali ” Ai partiti chiediamo di sapere cosa pensano e come pensano (se lo pensano) di tutelare un comparto strategico per tutto il Patrimonio agroalimentare italiano e decisivo per una intera provincia. La linea della Regione Campania che non ha voluto finora discutere col Movimento (22 associazioni sindacali e di impegno civile che organizzano oltre 90 sigle, tanti sindaci, tantissimi cittadini e allevatori) è ritenuta utile ai partiti o ritengono di voler favorire l’apertura al dialogo ed alla partecipazione democratica?”.

“Alla politica inviamo domande su cui chiediamo risposte. Domande che facciamo da mesi cui ne aggiungeremo di nuove; fra queste, chiediamo di sapere se la politica sa dire in che modo è stato speso il miliardo di euro (questa è la nostra valutazione), usato dall’Istituto Zooprofilattico Mediterraneo negli scorsi anni; soldi che avrebbero dovuto servire a risolvere i problemi della TBC e della Brucellosi ma che, pur aumentando i dipendenti a dismisura fino a oltre tre volte, ci regala il risultato della Brucella che è aumentata di venti volte, le aziende che chiudono e il comparto in crisi. Cosa pensa la politica nazionale della proposta del movimento di sostituire i responsabili scientifici e dirigenti di questo fallimento?”

Il Coordinamento annuncia che, nella giornata di Lunedi 25 luglio verrà divulgata la lettera inviata ai segretari dei partiti e delle forze politiche nazionali con l’invito a partecipare all’incontro del 28 luglio a Roma, per cui è in piena preparazione l’organizzazione. Nella mattinata di martedì 26 luglio in una conferenza stampa saranno annunciate le presenze e le modalità di svolgimento dell’evento di Roma che ha un doppio obiettivo: quello di aprire il confronto con la Politica Nazionale e quello di lanciare la Campagna Nazionale e internazionale per salvare le bufale costruendo l’agenda di iniziative che accompagnerà fin dai prossimi giorni, la campagna elettorale.

“Convochiamo fin d’ora l’iniziativa pubblica all’indomani dell’incontro del 28 luglio a Roma in cui registreremo le posizioni dei partiti. Una cosa è certa: saremo in campagna elettorale. Se qualcuno pensa che staremo col cappello in mano attendendo di capire che gestirà il potere dopo il 25 settembre, può stare sereno. Non permetteremo passerelle e saremo in campo; prima e dopo il 25 settembre”

Vedi l’invito dei sindaci e il programma del 28 luglio a Roma

Il BufalaTour 2022. Riprendersi le parole per capire il cambiamento necessario

IL BufalaTour 2022, in viaggio per una informazione trasparente
fra il fallimento delle istituzioni, la resistenza degli allevatori e del territorio,le speranze e il progetto di un futuro degno per aziende, animali e comunità

“Se qualcuno ha puntato sul fatto che la mobilitazione degli allevatori e dei loro alleati si fermerà per stanchezza pensando, cosi, di non dover dare le risposte che servono, può mettersi l’anima in pace: non sarà cosi. Coloro che, invece, hanno a cuore il cibo buono, la conversione agroecologica, gli interessi delle comunità possono rassicurarsi: andremo avanti fino alla fine. E il fine è riconquistare un futuro per gli animali, gli allevatori, i trasformatori artigianali, la filiera di territorio e le comunità di Terra di Lavoro”

Con queste parole, Gianni Fabbris annuncia il nuovo modulo di attività del Movimento Salviamo le Bufale di cui il BufalaTour è la prima di tre diverse iniziative: la prima (il 18) nell’area cluster del territorio casertano investito dal Piano della Regione sulla BRC e la TBC bufalina, la seconda (il 21) con i trattori a Napoli e la manifestazione sotto le finestre del Presidente De Luca, la terza a Roma nella sede del Parlamento Europeo (il 28).

Le iniziative di Napoli e di Roma ( che si rivolgono alle controparti istituzionali campane e governative e puntano a coinvolgere l’opinione pubblica regionale e nazionale) saranno presentate in una conferenza stampa mercoledi mattina 13 luglio alle ore 10; oggi, 11 luglio, il Coordinamento ufficializza il programma e l’invito del Bufala Tour 2022 che si svolgerà nell’area degli allevamenti maggiormente esposti agli effetti dell’azione messa in campo in questi anni dalla Regione Campania e dal fallimento delle sue scelte.

Il Bufala Tour si rivolge agli operatori dell’informazione, della Comunicazione, ai Videomakers ed ai bloggers ma, anche, a rappresentanti di Associazioni e Movimenti ed a quanti, cittadini e rappresentanti istituzionali, siano interessati a capire cosa sta accadendo ed a conoscere dalla viva voce e dalla testimonianza degli allevatori e dei loro alleati il racconto sulla realtà.

Il Bufala Tour è un viaggio fra “il fallimento delle azioni messe in campo dalla Regione e dal Ministero della Salute, la resistenza degli allevatori, dei sindaci e del territorio, i problemi del presente e le proposte per rilanciare il comparto e le comunità tutelando gli animali, le aziende e i cittadini”.

Il Bufala Tour si svolgerà lunedi 18 luglio fra le ore 9.30 e le 17.30. Otto ore con partenza dalla Piazzetta di Borgo Appio (Grazzanise) e un percorso che si sviluppa in cinque tappe per “conoscere la realtà, incontrare i protagonisti e le loro famiglie, ricevere i documenti e le schede che documentano quanto accade, chiedere e domandare direttamente agli allevatori, ai loro alleati ed agli esperti che li stanno supportando le informazioni utili a formarsi una idea realistica.

Tre sono le tappe tematiche previste in tre differenti aziende. La prima è in una azienda attualmente “indenne” ma su cui incombe il rischio dell’incertezza del futuro (i temi: quale è la realtà, di cosa stiamo parlando, perchè finora non si sono risolti i problemi. chi sono i nemici perchè). La seconda tappa è in una azienda attualmente vuota che ha sopportato l’abbattimento totale della stalla e che non sa se potrà ripopolarla (i temi: cosa accadrebbe se il Piano della Regione proseguisse senza cambiare; perchè quel piano non può risolvere i problemi e non funziona). La Terza tappa è nel futuro possibile (ovvero in un luogo in cui verrà mostrato e documentato cosa potrebbe accadere se le proposte del movimento e dei suoi esperti fossero applicate).

In ogni tappa (fra 1,5/2 ore) vi saranno tre momenti differenti. Un primo modulo tematico è, in realtà, l’incontro con gli allevatori e le loro famiglie che racconteranno la storia di quell’azienda e di altre simili e la visita nella stalla e nei luoghi di lavoro. Il secondo modulo è una “lezione divulgativa” tenuta dagli esperti che di volta in volta illustreranno schede e documenti offerti ai partecipanti del seminario. Il terzo modulo è la compilazione collettiva del “glossario e delle domande”, ovvero delle tre parole chiave dell’incontro e delle tre domande che sono proposte al successivo lavoro di approfondimento e di inchiesta che il Coordinamento spera possa determinarsi da questo incontro.

Le tre tappe nelle aziende (che prevedono pause per il caffè, per rinfrescarsi e per il panzo) sono precedute e concluse da una introduzione e una conclusione a Borgo Appio. Nella tappa introduttiva verrà presentato e consegnato un documento in cui si fa il punto sulla vertenza e con cui gli allevatori propomgono in sintesi i loro obiettivi, il percorso fatto e le questioni fondamentali su cui stanno proponendo alla Regione Campania soluzioni condivise. Nella tappa conclusiva verrà illustrata la proposta della Campagna nazionale e internazionale “Do you like Mozzarella? Let’s save the Mediterranean Buffaloes” con l’invito a parteciparvi; verrà anche proposta l’agenda delle ulteriori iniziative a partire dalla Manifestazione a Napoli del 21 luglio ed a quella a Roma del 28 luglio.

“Obiettivo di questa giornata è fare chiarezza per aiutare a risolvere la confusione ed a sconfiggere i tentativi di mistifacazione e di propaganda interessata messi in campo da chi non vuole cambiare ed ha interesse a mantenere nella crisi il terrtitorio ed il comparto.” sottolinea Gianni Fabbris “Non chiediamo ai giornalisti ed agli operatori della comunicazione di essere la nostra voce e di fare propaganda a favore delle nostre tesi e contro quelle di altri. Chiediamo, più semplicemente, che il punto di vista e le storie di chi sta resistendo al rischio mortale della chiusura di un intero comparto siano ascoltate, raccontate e fatte conoscere. Offriremo chiavi interpretative utili a sviluppare inchiesta e approfondimento giornalistico. Il modo delle campagne italiane, non solo quello degli allevatori casertani, sta sopportando il rischio terribile della scomparsa nel silenzio, mentre l’agroalimentare e il made in Italy è celebrato fra folklore e veline pubblicitarie a pagamento dell’industria e della speculazione. Chiediamo solo di aiutare i cittadini e l’opinione pubblica aprendo riflettori per una informazione trasparente”

Le info sul Bufala Tour si possono scaricare i materiali (con gli aggiornamenti che verranno pubblicati nelle prossime ore e nei prossimi giorni) nelle pagine https://altragricoltura.net/bufalatour ; per partecipare inviare una mail a salviamolebufale@gmail.com e/o telefonare e concordare con Peppe (333 920 2228)

Nelle pagine dedicate (https://altragricoltura.net/bufalatour) è possibile scaricare anche anche l’invito, il volantino e il programma

Presentiamo le tre settimane perchè cambiare si può



Il 21 giugno, nella giornata di avvio delle tre settimane in cui il Coordinamento Unitario chiama alla mobilitazione straordinaria per dimostrare che “Cambiare si può, se si vuole“, si tiene la Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa alle ore 11 presso il Centro Don Milani alla NCO di Casal di Principe.

Diversi i temi della Conferenza Stampa che saranno sviluppati da Gianni Fabbris, Francesco Geremia, Raffaele Diana, Francesco Di Tella e Peppe Pagano.

Verrà divulgato e illustrato il documento inviato al Presidente del Consiglio regionale della Campania ed ai Capigruppo con la richiesta di intervento urgente e di incontro “vista la evidente difficoltà della Giunta Regionale a mettere in campo un Piano credibile e condiviso e il pantano istituzionale in cui si è arenata l’iniziativa regionale mentre avanza la crisi per il comparto e si estendono i focolai di infezione”. Al Consiglio Regionale, in particolare, il Coordinamento chiede di assumere la piena responsabilità anche perché il Piano contro la Brucellosi e la TBC è un vero e proprio atto di programmazione e dunque va riportato alla responsabilità istituzionale che compete direttamente al Consiglio.
Saranno illustrati il programma e gli obiettivi delle tre settimane settimane di mobilitazione che si avviano con il 21 giugno per arrivare con una fitta agenda di iniziative alla manifestazione nazionale del 13 luglio a Roma, messe in campo proprio di fronte alla incapacità della Giunta Regionale e del Ministero della Salute di offrire un Piano credibile.

Sarà presentata in particolare la serata straordinaria del 22 giugno ad Aversa fra le ore 20 e le ore 23.30 dove, in Piazza Don Diana sarà allestito uno spazio con trecento loculi (le trecento aziende già chiuse), 33 sedie vuote (le aziende che hanno avuto l’ordine di abbattimento totale della stalla e che possono chiudere nel breve periodo) e uno schermo gigante per ospitare una assemblea nazionale con l’invito ai Sindaci, agli Eletti, alle organizzazioni e cittadini per chiedere alla Regione Campania “l’apertura di un tavolo di confronto partecipato credibile e realmente trasparente” e per lanciare la Campagna Nazionale di sostegno alla vertenza degli allevatori e degli artigiani e per Difendere tutta l’agricoltura artigianale italiana. La serata sarà preceduto da un “ATTO IN LAMENTO DELLE AZIENDE CHIUSE E DELL’INUTILE MASSACRO DEGLI ANIMALI” che partirà da porta Napoli e si concluderà con la lettura dell’Appello ai Consiglieri Regionali, della lettera ai Parlamentari e con la Convocazione della Manifestazione di Roma.

In conclusione della Conferenza Stampa sarà anche presentata, ad opera della Rete dei Municipi Rurali (Associazione che promuove l’incontro fra i Municipi e le istanze degli allevatori, degli agricoltori e dei cittadini sui temi della difesa del territorio e dell’agricoltura) la proposta di delibera che il Coordinamento ha inviato ai sindaci della Provincia di Caserta dando già conto dei primi comuni che la hanno adottata e di quanti lo stanno facendo.

#abbiamofamedidiritti Undicesimo Giorno

De Luca e Speranza tacciono. Tanti altri no e fra questi Camilla Sgambato


Undicesimo giorno di sciopero della fame a Casal di Principe
Gli allevatori Francesco Reccia e si danno il cambio nella giornata di sciopero della fame
Il Coordinamento al lavoro per due giorni preparando l’appuntamento di lunedi sera: partirà la staffetta nazionale

28 maggio 2022 – Presidio di Casal di Principe.

Oggi è l’undicesimo giorno di sciopero della fame per Gianni Fabbris che, dopo i malori e la condizione difficile trascorsa ieri e superata grazie alle cure mediche, oggi sta affrontando la sua undicesima giornata dello sciopero della fame che  ha un obiettivo chiaro: ottenere la risposta alla richiesta che una delegazione del Coordinamento Unitario sia ricevuta dai Ministri Patuanelli e Speranza e dal Presidente De Luca.

Dopo la convocazione del Ministro Patuanelli (incontro martedi prossimo al Ministero a Roma alle ore 16), nessuna notizia da parte del Ministro Speranza e del Presidente De Luca e, allora, il coordinamento rilancia la lettera aperta rivolta a loro nella giornata di ieri attendendo di verificare entro lunedi se vi siano o meno risposte, chiarendo che “la mancanza di risposte è una risposta”. Inviata,  al proposito, una nuova nota al Prefetto con la richiesta di incontro.

Intanto arrivano in gran numero le adesioni di sostegno da diversi parlamentari e responsabili politici di diverso segno e orientamento  all’iniziativa in campo con la campagna #abbiamofamedidiritti. Fra le diverse espressioni di solidarietà e sostegno è arrivato nella mattinata di oggi il comunicato di Camilla Sgambato (Presidente Provinciale del PD e componente la segreteria nazionale del Partito). Sostiene Camilla Sgambato “Mi associo alla lettera accorata del sindaco Natale, alle richieste di Libera e del comitato don Peppe Diana, alla lotta di Gianni Fabbris, rappresentante del movimento degli allevatori, che mette a rischio la propria vita, con uno sciopero della fame che dura ormai da 11 giorni” aggiungendo ” Sono convinta che con l’ascolto delle ragioni di questi allevatori, da parte della regione e del governo centrale, una soluzione diversa dagli abbattimenti puo’ essere trovata. E sara’ trovata, con l’impegno comune di tutte le forze politiche, senza distinzioni, senza strumentalizzazioni, senza propaganda, che questi lavoratori non meritano””.

Camilla Sgambato ha poi aggiunto: “”Anche io, per la vicinanza a Fabbris e a tutti gli altri partecipanti all’iniziativa di lotta pacifica, e per manifestare piena e totale adesione agli obiettivi del movimento degli allevatori della Provincia di Caserta, parteciperò con il sindaco di Casal di Principe, insieme agli altri amministratori della Città, da lunedì, nel caso non intervenissero novità di rilievo, alla staffetta gia’ avviata di sciopero della fame, con 24 ore di digiuno”

Il coordinamento, annunciando che  (insieme alle decine di personalità nazionali che hanno dato la disponibilità a fare lo sciopero della fame per 24 ore) saranno presto pubblicate tutte le adesioni delle forze politiche e sociali e dei singoli cittadini alla campagna #famedidiritti, nel ringraziare Camilla Sgambato e tutti gli altri esponenti politici che si stanno esprimendo chiaramente, sottolinea l’importanza del messaggio che viene dai sindaci del territorio (anche in questo caso verrà pubblicato l’elenco delle delibere adottate e delle diverse dichiarazioni di sostegno dei sindaci) sottolineando il valore e il significato per quanto espresso dal sindaco Natale nel suo intervento a conclusione della manifestazione tenuta dal Movimento davanti alla ASL di Caserta, quella responsabile del servizio sulla Sanità Animale recentemente commissariata (vedi l’articolo dedicato con il video )

Il Coordinamento annunciando che sulla vicenda della delibera con cui la Regione ha nominato il Commissario straordinario emetterà un documento nella mattinata di lunedì, sottolinea che ancora una volta nella lettera aperta viene ribadito come il Coordinamento consideri fondamentale “ricostruire un clima di fiducia fra le istituzioni e i cittadini venuto meno per il fallimento nella gestione del vecchio piano da parte della  Regione” e rinnova l’appello al senso di responsabilità rivolto a chi gestisce le istituzioni. “Ha ragione il Sindaco Natale, è  un grave errore tentare  di delegittimare il movimento degli allevatori perché senza di loro in campo sarebbe solo rabbia invece che proposta” sostiene Pasquale Corvino dal Coordinamento.

Il Coordinamento,  nei prossimi due giorni è al lavoro preparando l’importante assemblea di lunedi sera (ore 20 nel piazzale della NCO) cui sono invitati associazioni, movimenti, cittadini, allevatori e sindaci; nell’assemblea, anche alla presenza di testimonial e ospiti nazionali, sarà lanciata la campagna nazionale e internazionale che porterà a tenere la manifestazione unitaria a Roma con la convocazione degli stati generali in difesa del patrimonio bufalino e del cibo italiano di territorio.

Oggi, come tutti i giorni da quando è iniziato lo sciopero della fame, due allevatori alle 19 si danno il cambio accompagnando per 24 ore Gianni Fabbris (Umberto Verazzo, allevatore a Grazzanise, viene sostituito da Francesco Reccia, allevatore di Casal di Principe) in attesa che domani prenda il loro posto Vincenzo Tosti, vicesindaco di Orta di Atella, uno dei portavoce dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare. (diretta su facebook.com/altragricoltura a partire dalle 18.50). Da lunedì sarà la volta dei componenti l’amministrazione del Comune di Casal di Principe

#abbiamofamedidiritti Nono Giorno



Nono giorno di sciopero della fame a Casal di Principe
Libera e Comitato Don Peppe Diana invitano le associazioni a Casal di Principe
Giacomo Parente sostituisce Dario Di Tella nello Sciopero della fame

Gianni Fabbris è al suo nono giorno di sciopero della fame (senza consumare altro che acqua e un cappuccino la mattina) nel presidio di Casal di Principe attendendo che il Presidente De Luca e i Ministri Speranza e Patuanelli accolgano la richiesta di incontro con una delegazione del Movimento degli allevatori.  Richiesta avanzata con motivazioni chiare: gli allevatori che da mesi stanno avanzando proposte e sono in mobilitazione chiedono di essere ascoiltati per “chiarire ogni equivoco e lettura strumentale”. Fra questi, per il Coordinamento, vi è la continua provocazione per cui gli allevatori casertani sarebbero “mariuoli e camorristi” e che dunque bisogna intervenire militarmente e con il pugno di ferro, provando in mala fede a ridurre tutto alla facile scorciatoia dell’intervento repressivo tanto caro alla gestione dal pugno di ferro del piano precedente. Gestione” osserva Gianni Fabbris “che ha fallito fin qui allargando la brucellosi e la TBC in provincia di Caserta e facendo chiudere trecento aziende”.

Certo, osserva Fabbris : “rimaniamo perplessi quando, mentre a noi ancora non arrivano risposte alle richieste di convocazione, vediamo circolare le foto del Ministro Speranza che si intrattiene a Roma con alcuni di quelli che hanno responsabilità nel fallimento del vecchio Piano. Vogliamo pensare che il Ministro, incontrando il dott. Antonio Limone, abbia chiesto conto di cosa pensa il dirigente dell’Istituto Zooprofilattico Mediterraneo di Portici di quel fallimento, di come pensa che vi si possa porre rimedio, se si ritiene ancora adeguato nel suo ruolo di dirigente e di cosa pensa delle immagini e dei dati emersi dall’inchiesta di Report vista da milioni di persone. Il MInistro Speranza, ad ogni modo, potrà direttamente a noi quando e se ci sarà quell’incontro che gli chiediamo da tempo in modo da potersi fare quella idea compiuta assolvendo ad un dovere fondamentale in democrazia: quello che chiama chi governa a formarsi una conoscenza completa dei processi che è chiamato a governare”

Nella conferenza stampa di lunedi scorso il Coordinamento aveva proposto al Ministro interrogativi che potrebbero in realtà spiegare molte cose: “Cominciamo a pensare che la brucellosi e la TBC in realtà non si vogliano risolvere per consentire alle lobbies che si sono arricchite negli anni quelle rendite che , se si risolvessero davvero i problemi, non avrebbero più ragione di esistere. Diversi gli interessi cui il Coordinamento invita a guardare per trovare i nuovi “approfittatori”: fra questi vanno cercati nella filiera della macellazione e nell’abnorme apparato pubblico che insieme alla folta schiera di consulenze private dovrebbero supportare le imprese nelle soluzioni e che, al contrario, proliferano in un panorama di macerie come accade per gli “sciacalli che ingrassano in una economia di guerra”.

Intanto la mobilitazione va avanti con lo sciopero della fame di Gianni Fabbris che prosegue ad oltranza mentre si alternano al presidio allevatori, sindacalisti e testimonial che conducono lo sciopero per 24 ore. Oggi è la volta di Dario Di Tella, giovane allevatore che ha dato il cambio ad Antonietta Noviello, sorella di un allevatore, prima donna a scendere in campo mentre molte sono già le richieste di altre per affiancarsi.

Il Coordinamento ieri sera ha tenuto una lunga riunione in cui ha impostato la campagna nazionale e internazionale che sarà illustrata sabato mattina in conferenza stampa e che, nel suo lungo calendario, prevede che da sabato prossimo si aggiungano allo sciopero della fame persone da diverse zone d’Italia  per arrivare all’iniziativa annunciata della manifestazione nazionale a Roma.

Oggi alle 18.30 si tiene nel cortile della NCO (la Nuova Cooperazione Organizzata) a Casal di Principe l’Assemblea dei soci del Comitato Don Diana (oltre 70) e Libera Caserta con l’invito agli allevatori ed alla associazioni a partecipare per esprimere solidarietà e sostegno alla iniziativa dello sciopero della fame. L’assemblea (che si svolge nel luogo dove Gianni Fabbris sta tenendo lo sciopero della fame), è un evento importante perché servirà, ancora una volta a sottolineare un punto essenziale della iniziativa popolare in corso: il suo carattere partecipativo, democratico, popolare e determinato.

Fabbris, anticipa un passaggio del suo intervento nell’assemblea di questa sera: “In questi mesi si sta formando una nuova coscienza di comunità alimentata dall’incontro degli allevatori con le associazioni, i movimenti, i cittadini e gli altri settori produttivi e costruita sulla cultura dell’impegno civile e anti camorra, sull’amore di questa terra e l’impegno per riprogettare e riconquistare il suo futuro, sulla dignità di chi non accetta più di togliersi il cappello di fronte al potere di turno. Una dignità che viene dalla consapevolezza che il potere è conferito dai cittadini e, in questo caso, i cittadini hanno deciso di riprendersi tutto il diritto ad esercitarlo di fronte al fallimento delle istituzioni. Chiunque pensi di buttarla in caciara per non dare risposte accusando di essere delinquenti e camorristi i cittadini del territorio deve già fare i conti con la loro forte determinazione democratica e presto con la consapevolezza dell’opinione pubblica italiana che avrà tutti gli elementi per capire”

#abbiamofamedidiritti Ottavo Giorno

OTTAVO GIORNO DELLO SCIOPERO DELLA FAME A CASAL DI PRINCIPE
E’ la volta delle donne: Antonietta Noviello in sciopero della fame
Libera e Comitato Don Diana invitano all’assemblea presso il presidio
In serata la riunione strategica del Coordinamento Unitario

Antonietta Noviello è sorella di un allevatore, figlia in una famiglia di allevatori fra le più antiche della provincia di Caserta.

Testo in costruzione (agenda della giornata)

Nella giornata di oggi, Gianni Fabbris, a nome del Coordinamento ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’annuncio che la Regione sta per nominare un commissario per la attuazione del Piano.

Si legge nella nota inviata alla stampa:

La nomina di un Commissario ad acta è stata richiesta da mesi dal Coordinamento insieme al giudizio espresso in tutte le sedi istituzionali e pubbliche sul piano adottato; un piano che il Coordinamento giudica “contraddittorio, inapplicabile, incapace di risolvere i problemi della TBC e della Brucellosi oltre che punitivo per le aziende”. Un piano che cambiato.  Il Coordinamento ha sempre chiesto l’applicazione rigorosa delle leggi (spesso “interpretate” in maniera sconcertante dalla Regione), ben venga, dunque, un Commissario per l’applicazione del Piano ma per applicare quali leggi?”.

Sostiene Gianni Fabbris: “Oggi, mentre attendiamo che venga modificata la delibera di nomina degli esperti sostituendo coloro che hanno fallito (vero banco di prova che chiama in causo non semplicemente chi deve applicare le norme e le procedure ma direttamente coloro che hanno fallito nell’ispirare e dirigere il vecchio piano e non possono continuare a farlo con il nuovo) prendiamo atto dell’annuncio della Regione di rispondere ancora una volta ad una nostra proposta con la nomina di un commissario straordinario per l’applicazione del Piano ma ci poniamo due domande. La prima: per fare cosa?  Il Commissario (chiunque esso sia) non potrà che applicare il Piano ed, allora, serve consegnargli un sistema di regole chiare, efficaci e giuste. Questo piano, al contrario, è un  pasticcio contraddittorio e propone norme ingiuste che non possono essere <<interpretate>> come con troppa faciloneria abbiamo sentito dire. I commissari non interpretano, applicano ed, allora, la politica scriva norme chiare e giuste”.

La seconda osservazione è in realtà un quesito: chi affiancherà il Commissario? Osserva Gianni Fabbris: “Siamo convinti che il Commissario sarà un esperto di massimo profilo ma, anche se fosse un componente di una delle Armi dello Stato di grande esperienza magari in pensione, non potrà conoscere la situazione concreta e dovrà essere affiancato nel suo lavoro da soggetti tecnici che conoscono la realtà sia dal punto di vista territoriale che di merito. Come saranno scelti? Non vorremmo che i <<collaboratori>> di cui dovrà servirsi inevitabilmente fossero indicati fra quanti hanno già avuto responsabilità. Non vorremmo, cioè, che la nomina del Commissario invece che essere una opportunità reale di trasparenza, come noi auspichiamo, sia occasione per continuare a garantire continuità col passato.”

Il testo completo della nota può essere letto qui

#abbiamofamedidiritti Settimo Giorno

SETTIMO GIORNO DELLO SCIOPERO DELLA FAME A CASAL DI PRINCIPE
TRE GRUPPI DI LAVORO PER PREPARARE I PROSSIMI GIORNI
ANTONIETTA NOVIELLO SOSTITUISCE ANTONIO LUCISANO

Presidio presso il Centro Don Milani a Casal di Principe – 24.5.22 – Giornata di lavoro del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino dopo la Conferenza Stampa di ieri nella quale il Movimento degli Allevatori ha dato le risposte al Ministro Speranza per le sue dichiarazioni rese durante l’ultimo question time alla Camera. Tre sono gli obiettivi su cui tre diversi gruppi di lavoro si stanno concentrando.
Il primo è quello che sta traducendo in un documento i contenuti anticipati nella Conferenza Stampa di ieri dal titolo “FINCHÉ C’È BRUCELLOSI C’È BUSINESS”. Il documento verrà inviato a tutti i parlamentari italiani, agli eletti italiani al Parlamento Europeo ed ai consiglieri Regionali oltre ad essere assunto come base per l’agenda delle prossime settimane.
Il secondo è il gruppo di lavoro del SOCCORSO CONTADINO che sta valutando le decine di segnalazioni arrivate dagli allevatori in merito alle molte irregolarità rilevate nell’applicazione delle attività di verifica/controllo/profilassi della Regione, delle ASL, dell’IZSM e dei diversi soggetti impegnati fin qui a gestire il fallimentare piano di eradicazione di BRC e TBC; il gruppo di tecnici e avvocati del Soccorso Contadino sta valutando la possibilità di depositare una denuncia per “diffusione di malattia infettiva”.
Il terzo gruppo si riunisce in serata per preparare il programma della nuova fase della Campagna #FAMEDIDIRITTI  che da domani diventerà nazionale e sarà presentata con l’elenco delle persone che entreranno in sciopero della fame in tutta Italia per sostenere la richiesta di incontro avanzata dal Movimento a De Luca, Speranza e Patuanelli.

Dalle 19 di ieri nel presidio è stato in sciopero della fame Antonio Lucisano (già direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala DOP) partecipando alle diverse iniziative. Ricco il confronto con Lucisano che, dopo essere intervenuto nell’Assemblea pubblica ieri sera al Comune di San Cipriano d’Aversa (con i sindaci dell’Aversano che hanno confermato compatti il sostegno al movimento), ha avuto modo di incontrare molti giovani allevatori arricchendo con la sua esperienza il percorso progettuale che sta mettendo a fuoco proposte per il rilancio della filiera.

Oggi (diretta su facebook.com/altragricoltura) Lucisano viene sostituito da Antonietta Noviello che affiancherà a partire da stasera per le prossime 24 ore Gianni Fabbris nello sciopero della fame.

Fabbris, arrivato al suo settimo giorno, ha dovuto nella giornata di oggi disdire due impegni (incontri online) in ragione dell’affaticamento e e di problemi di stanchezza essendo stati rilevati problemi di calo glicemico in un contesto per cui Fabbris è iperteso e diabetico e al Presidio si attende l’arrivo del medico.

#abbiamofamedidiritti Sesto Giorno

Sesto giorno di sciopero della fame di Gianni Fabbris a Casal di Principe.
La risposta di Fabbris al Speranza: fin che c’è brucella c’è business
Oggi Antonio Lucisano sostituisce Luigi Pirozzi nello sciopero della fame
Questa sera l’assemblea con i sindaci a San Cipriano d’Aversa

Ricca l’agenda di lunedi 23 maggio della campagna #famedidiritti con cui si sta accompagnando lo sciopero della fame (ormai al sesto giorno) di Gianni Fabbris accompagnato da allevatori ed esponenti di associazioni e cittadini che si stanno alternando ogni 24 ore.

Questa sera alle 18.50 (diretta su facebook.com/altragricoltura), Luigi Pirozzi, giovane allevatore di San Cipriano d’Aversa che ha preso il posto ieri sostituendo Francesco Geremia (segretario generale della CNA Nord Campania), verrà sostituito nello sciopero della fame da Antonio Lucisano, ex direttore del Consorzio di Tutela della Bufala Mediterranea.

In mattinata alle 11 si è tenuta la Conferenza stampa in cui il Coordinamento ha risposto al Ministro Speranza rivolgendosi direttamente al Presidente De Luca: “Il ministro dice che gli animali positivi vanno abbattuti e ci chiede di prenderne atto? E chi mai ha sostenuto il contrario? Il problema è che qui non si stanno abbattendo gli animali che hanno realmente la malattia ma anche quelli per cui vi è un sospetto senza accertare la reale presenza del batterio. Cominciamo seriamente a sospettare che non ci sia la reale volontà di eradicare il batterio, secondo il criterio per cui finchè c’è brucella c’è business”.

Una sintesi della incisiva e partecipata conferenza stampa e il video dell’intera iniziativa con gli interventi di Fabbris, di Franceso Di Tella e di Francesco Geremia, sono alla pagina https://altragricoltura.net/coordinamento-bufale/fabbris-a-speranza-finche-ce-brucella-ce-business/

Il coordinamento annuncia che entro domani sarà divulgato sulla base dei contenuti della conferenza stampa un documento che viene inviato a tutti i parlamentari nazionali, ai componenti italiani del Parlamento Europeo ed ai consiglieri regionali della campania con la richiesta di intervenire con responsabilità.

Questa sera a San Cipriano d’Aversa su invito del suo sindaco Vincenzo Caterino,  il movimentoincontrerà i sindaci del casertano per rinnovare il patto con gli allevatori proponendo loro l’adozione di una delibera di sostegno delle proposte del movimento e di lavorare per organizzare la loro partecipazione alla manifestazione nazionale a Roma convocando i Consigli Comunali aperti durante lo svolgimento degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino e dell’Agroalimentare italiano in Piazza Montecitorio.

Ai sindaci viene inviata una lettera con le proposte del movimento dal titolo: “Il tempo di essere in campo è ora!”

Il coordinamento Unitario in Difesa fa sapere che entro domani la campagna #fame di diritti diventerà nazionale, a Fabbris (che continuerà lo sciopero della fame ad oltranza fino a che non verrà accordato l’incontro dai due Ministri e dal Presidente della Regione) si affiancheranno persone, esponenti sindacali, politici e dell’associazionismo di tutta Italia.

Quinto giorno di sciopero della fame. In campo gli artigiani

Vedi lo streaming 24h

Quinto giorno di sciopero della fame a Casal di Principe: intervenga il Prefetto.
Francesco Geremia, segretario generale CNA Nord Campania: perchè non potevo essere qui
Domani: Fabbris spiega a Speranza la verità sugli abbattimenti e in serata incontro con i sindaci

Casal di Principe, 22.5.22

E’ il quinto giorno dello sciopero della fame a Casal di Principe per Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario. Oggi, Francesco Geremia, ha inviato una comunicazione alla Prefettura di Caserta con cui si da conto delle richieste di incontro inviate al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca. ed ai Ministri Patuanelli e Speranza. Nelle missive il Coordinamento, dopo aver ricordato il percorso fatto in questi mesi e averne sottolineato il valore scientifico e sociale e il rigore normativo, torna a chiedere un incontro già chiesto da tempo per poter ” rappresentare le proposte e chiarire direttamente la natura della nostra iniziativa, superando ogni possibile incomprensione e fugando letture equivoche e strumentali”. Francesco Geremia, ricordando la decisione di Gianni Fabbris di proseguire ad oltranza lo sciopero della fame fino a che gli incontri non saranno accordati, ha chiesto un intervento urgente per facilitare la soluzione ed evitare ulteriore rischi per il portavoce gravato, fra l’altro, da patologie delicate.

Francesco Geremia – CNA Nord Campania

Lo stesso Francesco Geremia, segretario generale della CNA Nord Campania, impegnato ad affiancare Fabbris nello sciopero della fame da ieri sera presso il presidio di Casal di Principe, ha divulgato un messaggio pubblicato nel sito del movimento e girato in rete dal titolo: “Perche sono qui: esprimere solidarietà e vicinanza alla filiera bufalina è un dovere cui non possiamo sottrarci” . La CNA del Nord Campania è una delle realtà costituenti il Coordinamento Unitario e, sottolinea Giuseppe Pagano per il Coordinamento.  “il valore della sua presenza nelle 24 ore di sciopero della fame a fianco a Fabbris è per noi particolarmente significativo; rende visibile come la battaglia in difesa del patrimonio bufalino non è solo degli allevatori ma anche dei trasformatori artigianali e di tutte le altre figure di una filiera sempre più sotto lo schiaffo della speculazione ed a rischio”.

Intanto, dopo l’intensa serata di ieri sera nella Sala consigliare di Casal di Principe in cui gli avvocati Vincenzo Scolastico, Antonio Sasso, Antonio Melidoro e Francesco Di Tella sono intervenuti per fare il punto sulle azioni legali in corso (denuncia penale, ricorso alla Corte dei Conti per responsabilità individuali e ricorso al TAR contro la delibera) e per inaugurare l’apertura del nodo e dello Sportello del Soccorso Contadino a Casal di Principe (vedi ), tutto è pronto per gli eventi di domani 23 maggio.

Si inizia alle ore 11 con la Conferenza Stampa convocata presso il presidio a Casal di Principe dove è in corso lo sciopero della fame. Nel salone contiguo, Gianni Fabbris (che sarà al sesto giorno di sciopero della fame) e Peppe Pagano per il Coordinamento daranno la risposta al Ministro Speranza entrando nel merito di quali sono le gravi responsabilità degli abbattimenti. Gianni Fabbris, in una prima risposta, aveva sottolineato “Il ministro Speranza, dimostrando di non essere a conoscenza dei fatti, ha dichiarato in parlamento che le bufale positive vanno abbattute. E chi ha mai sostenuto il contrario? Si è chiesto il Ministro di come sia possibile che a fronte di 140.000 abbattimenti solo l’1,4% aveva in realtà il batterio della brucella e la tbc? Lo ha chiesto a chi ha gestito il vecchio piano e vorrebbe con gli stessi metodi continuare a gestire il nuovo?”.  In conferenza stampa domani verrà presentato un documento che verrà inviato a tutti i parlamentari e consiglieri regionali e saranno documentati i casi e gli atti che attestano una sconcertante realtà fatta di pressapochezza nella gestione delle attività e di gravissimi e colpevoli errori di interpretazione delle norme.

La lunga giornata di domani vedrà ancora due importanti appuntamenti. Alle ore 19 l’allevatore Luigi Pirozzi (in sciopero della fame da stasera a fianco di Fabbris) sarà sostituito da Antonio Lucisano (ex direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala) sottolineando, una volta in più, che gli allevatori non sono soli in questa importante vertenza condotta in nome di interessi generali. Alle 20 presso la Sala Consigliare del Comune di San Cipriano d’Aversa è la volta dei sindaci del Casertano invitati a confrontarsi con gli allevatori ed a rispondere all’appello di scendere nuovamente in campo.